L’ONAV nasce nel 1951 ad Asti e ottiene il riconoscimento giuridico nel 1981. Si tratta quindi della più antica associazione italiana dedicata all’assaggio del vino.
Diversamente da AIS e FISAR, l’ONAV si occupa di formare e riunire gli assaggiatori di vino. Questo significa due cose: ti insegnano ad assaggiare e valutare i vini, ma non a servirli. Quindi al termine dei corsi non si ottiene la qualifica professionale di Sommelier.
In pratica secondo me l’ONAV può essere o un’ottima base di partenza per avvicinarsi al mondo del vino, oppure il luogo adatto per te se vuoi imparare tutto su questo mondo, ma non necessariamente ambire ad una qualifica di tipo professionale.

Puoi trovare la sezione dell’ONAV più vicina a te nella pagina del sito dedicata.

Come si diventa assaggiatore ONAV

Per diventare assaggiatore di vino il primo passo è quello di iscriversi all’ONAV, diventando così “Aspirante Assaggiatore”. Per farlo bisogna versare una quota d’iscrizione.
In seguito potrai seguire il corso di primo livello in 18 lezioni che tratta la figura dell’assaggiatore, i sensi, la legislazione sul vino e l’enologia.
Alla fine del corso è prevista una prova scritta e una degustazione.

Qui puoi trovare l’elenco completo delle materie del primo corso.

Se sei interessato ad approfondire la materia sarai contento di sapere che l’ONAV dal 2011 ha previsto un secondo livello che ti farà diventare un “Esperto Assaggiatore”. Le materie del corso vertono sull’analisi sensoriale e le zone di produzione dei vini, italiane e straniere.

Materie del secondo corso dell’ONAV

Se sei un enologo, un enotecnico, oppure hai una laurea in viticoltura ed enologia, e almeno due anni d’esperienza degustativa, l’ONAV potrebbe ammetterti alla classe degli assaggiatori con la qualifica che loro chiamano di “Tecnico Assaggiatore”.

La rivista dedicata è: L’assaggiatore